Oggi, nel mio paese, ricorre la festa della Madonna della Lettera, Patrona della città di Messina.
LA TRADIZIONE
Messina può vantare un primato molto particolare: è una delle poche città al mondo a testimoniare un forte legame con la Vergine Maria. Un importante vincolo che la lega la Madre di Cristo da molti secoli e che indubbiamente è stato uno stimolo per risorgere sempre con coraggio dalle proprie ceneri, causate dalle tante distruzioni naturali ed umane, proprio come la mitica Fenice. Lo stretto legame si fonda su una pia e antica tradizione che si perde nella notte dei tempi e che si tramanda di generazioni in generazioni. Molte volte nei secoli tale tradizione è stata fortemente contestata e criticata, soprattutto dalle altre città siciliane, i messinesi hanno comunque sempre strenuamente difeso e recentemente, grazie ad alcuni inediti studi, sono stati ampiamente confermati i suoi fondamenti. La pia tradizione, narrata e confermata dai più illustri storici locali nei vari secoli , in particolare a partire dal Bonfiglio e Costanzo , racconta che intorno al 42 d. C. Paolo di Tarso, l’Apostolo delle Genti, durante il viaggio che lo condusse in catene a Roma, dopo il famoso naufragio a largo di Malta e prima del suo approdo a Reggio come raccontano gli Atti degli Apostoli, fece una sosta a Messina. Molto probabilmente approdò forse in città nel porto falcato o a sud di Messina presso un antico scalo, importante in quel periodo storico e chiamato oggi appunto Cala San Paolo. In questa baia naturale, prossima alla spiaggia, si conserva un’antichissima Chiesa consacrata all’Apostolo e nelle immediate vicinanze è posta un’antica pietra miliare di epoca romana sulla quale, secondo una tradizione locale, San Paolo predicò .
In questi luoghi egli poté parlare ad un certo numero di abitanti dell’antica Zancle, grazie probabilmente ad un nucleo cristiano già presente. Egli raccontò la vita, le opere e la buona novella di Gesù di Nazaret, senza dimenticarsi di sua Madre la Vergine Maria, ancora vivente in Terra Santa. Messina, Città Nobile e Capitale di Sicilia, Città Federata di Roma, punto di confluenza tra le civiltà d’Oriente e di Occidente, porto dischiuso alle relazioni tra i commercianti provenienti dalla Spagna all’Egitto, da Cartagine all’Asia Minore, luogo in cui si parlavano le lingue più varie e maturava il pensiero dei filosofi di Grecia, di Roma e di Alessandria, non poteva certo restare ignara e indifferente all’Idea nuova, annunciatrice di libertà, di giustizia, di uguaglianza e di fraternità universale (Pantaleone Minutoli Preghiere alla Santissima Vergine della Sacra della Lettera Messina 1931, pag. 5-6). Lasciata Messina, Paolo diede l’avvio sicuramente ad una forte comunità cristiana, che già prima del suo fugace passaggio aveva già mosso i primi passi. Secondo la tradizione prima di partire l’Apostolo consacrò il primo Vescovo di Messina, un pio e saggio uomo di nome Bacchilo. Nei cristiani messinesi, dopo l’incontro con Paolo, maturò il desiderio di inviare dei rappresentanti della città convertita a visitare i luoghi santi e a rendere omaggio alla Vergine Maria. In quel tempo il porto di Messina, conosciuto fin dall’antichità, era un brulicare di navi provenienti da ogni angolo del Mar Mediterraneo e non costava nulla imbarcarsi in una di esse e veleggiare velocemente verso il Medio Oriente. Così quattro messinesi della comunità cristiana, Girolamo Origgiano, Marcello Bonifacite, Brizio Ottavio ed il Centurione Mulè , partirono a nome della città alla volta della Giudea. Dopo aver visitato i luoghi che videro i momenti più importanti della vita di Gesù, si diressero presso la casa di Giovanni , ove si incontrarono con Maria. La Madre di Cristo, secondo la pia tradizione, accolse gli ambasciatori messinesi molto benevolmente e si rallegrò per la loro conversione. Al termine del lungo colloquio Maria fece scrivere una lettera diretta all’intera città in cui esprimeva la sua felicità per la Fede abbracciata e assicurava la sua materna e perpetua protezione. Secondo la tradizione questo incontro si svolse a Gerusalemme il 3 Giugno del 42 d. C. Appena ebbero la possibilità, esultanti e pieni di gioia, gli ambasciatori si imbarcarono alla volta di Messina e dopo qualche mese, l’8 Settembre, giunsero in città portando con se la Sacra Lettera accolti da grandi festeggiamenti per quel vincolo che ormai legava indissolubilmente la Città alla Vergine Maria. Si stabilì subito che il giorno dell’arrivo in città degli ambasciatori fosse consacrato alla festa della Vergine Maria sotto il particolarissimo titolo di Madonna della Sacra Lettera , eletta protettrice e custode di Messina. Tale episodio è un raro esempio nella storia del cristianesimo in cui il Santo Patrono di una città sceglie personalmente il suo patrocinio invece di essere scelto. alle 17:30 ci sarà la Santa Messa e, alle 18:30, il simulacro della Madonna verrà portato in processione per le vie del paese.
Per la prima volta, grazie ai moderni mezzi di comunicazione, la celebrazione verrà trasmessa in diretta streaming al seguente link: www.faroinmusica.altervista.org LA TRADIZIONE
Messina può vantare un primato molto particolare: è una delle poche città al mondo a testimoniare un forte legame con la Vergine Maria. Un importante vincolo che la lega la Madre di Cristo da molti secoli e che indubbiamente è stato uno stimolo per risorgere sempre con coraggio dalle proprie ceneri, causate dalle tante distruzioni naturali ed umane, proprio come la mitica Fenice. Lo stretto legame si fonda su una pia e antica tradizione che si perde nella notte dei tempi e che si tramanda di generazioni in generazioni. Molte volte nei secoli tale tradizione è stata fortemente contestata e criticata, soprattutto dalle altre città siciliane, i messinesi hanno comunque sempre strenuamente difeso e recentemente, grazie ad alcuni inediti studi, sono stati ampiamente confermati i suoi fondamenti. La pia tradizione, narrata e confermata dai più illustri storici locali nei vari secoli , in particolare a partire dal Bonfiglio e Costanzo , racconta che intorno al 42 d. C. Paolo di Tarso, l’Apostolo delle Genti, durante il viaggio che lo condusse in catene a Roma, dopo il famoso naufragio a largo di Malta e prima del suo approdo a Reggio come raccontano gli Atti degli Apostoli, fece una sosta a Messina. Molto probabilmente approdò forse in città nel porto falcato o a sud di Messina presso un antico scalo, importante in quel periodo storico e chiamato oggi appunto Cala San Paolo. In questa baia naturale, prossima alla spiaggia, si conserva un’antichissima Chiesa consacrata all’Apostolo e nelle immediate vicinanze è posta un’antica pietra miliare di epoca romana sulla quale, secondo una tradizione locale, San Paolo predicò .
In questi luoghi egli poté parlare ad un certo numero di abitanti dell’antica Zancle, grazie probabilmente ad un nucleo cristiano già presente. Egli raccontò la vita, le opere e la buona novella di Gesù di Nazaret, senza dimenticarsi di sua Madre la Vergine Maria, ancora vivente in Terra Santa. Messina, Città Nobile e Capitale di Sicilia, Città Federata di Roma, punto di confluenza tra le civiltà d’Oriente e di Occidente, porto dischiuso alle relazioni tra i commercianti provenienti dalla Spagna all’Egitto, da Cartagine all’Asia Minore, luogo in cui si parlavano le lingue più varie e maturava il pensiero dei filosofi di Grecia, di Roma e di Alessandria, non poteva certo restare ignara e indifferente all’Idea nuova, annunciatrice di libertà, di giustizia, di uguaglianza e di fraternità universale (Pantaleone Minutoli Preghiere alla Santissima Vergine della Sacra della Lettera Messina 1931, pag. 5-6). Lasciata Messina, Paolo diede l’avvio sicuramente ad una forte comunità cristiana, che già prima del suo fugace passaggio aveva già mosso i primi passi. Secondo la tradizione prima di partire l’Apostolo consacrò il primo Vescovo di Messina, un pio e saggio uomo di nome Bacchilo. Nei cristiani messinesi, dopo l’incontro con Paolo, maturò il desiderio di inviare dei rappresentanti della città convertita a visitare i luoghi santi e a rendere omaggio alla Vergine Maria. In quel tempo il porto di Messina, conosciuto fin dall’antichità, era un brulicare di navi provenienti da ogni angolo del Mar Mediterraneo e non costava nulla imbarcarsi in una di esse e veleggiare velocemente verso il Medio Oriente. Così quattro messinesi della comunità cristiana, Girolamo Origgiano, Marcello Bonifacite, Brizio Ottavio ed il Centurione Mulè , partirono a nome della città alla volta della Giudea. Dopo aver visitato i luoghi che videro i momenti più importanti della vita di Gesù, si diressero presso la casa di Giovanni , ove si incontrarono con Maria. La Madre di Cristo, secondo la pia tradizione, accolse gli ambasciatori messinesi molto benevolmente e si rallegrò per la loro conversione. Al termine del lungo colloquio Maria fece scrivere una lettera diretta all’intera città in cui esprimeva la sua felicità per la Fede abbracciata e assicurava la sua materna e perpetua protezione. Secondo la tradizione questo incontro si svolse a Gerusalemme il 3 Giugno del 42 d. C. Appena ebbero la possibilità, esultanti e pieni di gioia, gli ambasciatori si imbarcarono alla volta di Messina e dopo qualche mese, l’8 Settembre, giunsero in città portando con se la Sacra Lettera accolti da grandi festeggiamenti per quel vincolo che ormai legava indissolubilmente la Città alla Vergine Maria. Si stabilì subito che il giorno dell’arrivo in città degli ambasciatori fosse consacrato alla festa della Vergine Maria sotto il particolarissimo titolo di Madonna della Sacra Lettera , eletta protettrice e custode di Messina. Tale episodio è un raro esempio nella storia del cristianesimo in cui il Santo Patrono di una città sceglie personalmente il suo patrocinio invece di essere scelto. alle 17:30 ci sarà la Santa Messa e, alle 18:30, il simulacro della Madonna verrà portato in processione per le vie del paese.
Presto, aggiornerò questo post con altre foto e brevi filmati...
Nella foto a destra, il simulacro è impreziosito da un tripudio di fiori e dagli ex-voto che i fedeli hanno lasciato negli anni.
2 commenti:
Queste ricorrenze sono di per sè bellissime e la trasmissione in streaming dimostra che internet può essere usato e viene usato con intelligenza!
Bellissima la statua della Madonna della Lettera, non sapevo che venisse festeggiata anche a Torre Faro. Ciao
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